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venerdì 31 agosto 2012

Quale sia l'alimentazione corretta per dimagrire in modo sano e senza rischi?


or ora alle 23:29

Chiedersi quale sia l’alimentazione per dimagrire, o quali siano gli specifici alimenti per dimagrire, è sicuramente una delle prime domande che ci si pone quando ci si sente fuori forma e si vuole appunto risolvere questo problema che inizia a diventare fastidioso ed ingombrante, ed è proprio per questo che condividerò dei consigli attraverso questo articolo, che ti potranno aiutare ad avere le idee un po’ più chiare a riguardo, senza dover per forza passare per la via delle diete.
Prima di continuare, ci tengo a precisare per assoluta onestà e trasparenza, che io non sono né un medico né un dietologo, e quindi mi limiterò a condividere solo consigli che ho visto e provato io per primo sulla mia pelle e su quella dei miei clienti, con i quali sono rimasto soddisfatto.
Inizio subito dicendo che anche io tempo fa, non sapevo quale fosse l’alimentazione corretta per dimagrire, e quindi cominciai a documentarmi seriamente, comprando e leggendo ebook, libri, guardando video, ecc…Dopo aver selezionato e scremato le informazioni apprese, iniziai appunto a cambiare e migliorare la mia alimentazione per dimagrire. Inizialmente non è stato facile uscire dalla mia zona di comfort, ovvero, dal modo di mangiare che avevo perpetuato e portato avanti per inerzia per anni, ma alla fine sono riuscito a trovare il mio equilibrio alimentare.
Infatti, devi sapere che non esiste una realtà assoluta che funziona sempre e comunque, ma esiste una realtà soggettiva e individuale, quindi non è detto che ciò che funziona per qualcuno, funzionerà assolutamente anche per qualcun altro. L’unico modo per essere veramente onesti con sé stessi, è provare per un certo periodo, e vedere e sentire quanto realmente funzioni.
Spesso, parlando con le persone con problemi di eccesso di peso, viene fuori che l’elemento costante presente nella loro alimentazione, sono i carboidrati considerati cattivi, come il pane, la pasta, la pizza, lo zucchero, e così via…
Senza fare troppi giri di parole, o esporre chissà che concetti, il motivo per cui vengono considerati tali, è che questo genere di carboidrati, contengono un’alta percentuale di zuccheri rispetto ad altri. Quando se ne mangiano troppi di questi carboidrati, si produce più insulina, che come sai, è l’ormone che trasforma gli zuccheri in grassi, quando si esagera nel tempo, spesso negli anni, si rischia fortemente di fare inceppare il pancreas, e se questo accade, si comincia purtroppo a fare i conti con il diabete, ma al si là di questo, che già dovrebbe far riflettere seriamente, se gli zuccheri in eccesso, vengono trasformati in grassi, diventa facile comprendere che più zuccheri si introducono nel corpo, e più sono i grassi che si rischiano di mettere sù, giusto?
Se poi aggiungi il fatto, che spesso e volentieri le persone che hanno questa tendenza ad abbuffarsi di questi carboidrati cattivi, fanno anche poco movimento, e i grassi per essere smaltiti devono essere trasformati in energia dal nostro corpo, altrimenti vengono accumulati come scorte energetiche…. quindi se due più due fà quattro, allora in quattro e quattr’otto si finisce con lo sprofondare spiacevolmente in questo circolo vizioso, che per inerzia diventa sempre più grande, come un vortice invisibile che ti tira sempre più giù, e dal quale è sempre più difficile poi saltarne fuori.
Lo so, a questo punto viene da chiedersi:
Ma allora devo rinunciare per sempre alla pizza che mi piace tanto, o alla pasta alla matriciana, o ai cannelloni ripieni, o ai panini farciti, ecc..?.
Sinceramente parlando, secondo me non si deve rinunciare per forza a questi cibi, magari invece che mangiarli tutti i giorni, si potrebbero mangiare ogni tanto, e magari a distanza di qualche giorno, facendo anche attenzione a non esagerare con le quantità.
Quelli che mi sento di consigliarti sono principalmente:
  • Frutta
  • Verdura
  • Cereali (orzo, farro, kamut, miglio, quinoa, amaranto, riso integrale, pasta integrale, ecc…)
Questi che ti ho indicato, sono quelli che conosco meglio e uso personalmente per me stesso, i cereali li mangio praticamente combinandoli proprio con le verdure che faccio saltare in padella, e ti garantisco che dopo mi sento sempre leggero e li digerisco benissimo, a differenza di quando un tempo mangiavo la classica pasta tutti i giorni. Sento proprio la differenza. Ovviamente nessuno ti vieta di fare ulteriori ricerche e prove, e scegliere quelli che si addicono ai tuoi gusti. ;)
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martedì 28 agosto 2012

Un metodo veloce per dimagrire in poco tempo senza correre dei rischi!


  or ora alle 00:04

Abbiamo visto che non esistono pillole o bacchette magiche per dimagrire in tempi record, come non esiste un metodo veloce per dimagrire in poco tempo, però esistono sicuramente dei metodi che ci aiutano sicuramente a mettere il turbo senza correre rischi o danneggiarci. Quello che trovo tra i più efficaci e utili, è sicuramente quello di saper formulare un obiettivo preciso, e sottolineo preciso, nel vero senso della parola. Infatti, non basta dirsi super convinti: “Voglio dimagrire!”, perché il dimagrimento è un processo che conduce all’obiettivo.
Per farti capire bene questo punto, ti faccio proprio un esempio pratico e reale riguardo la mia esperienza personale. Quando un po’ di tempo fà, sono arrivato a pesare 75 chili, volevo tornare al peso forma in cui mi sentivo bene e a mio agio, ovvero, desideravo tornare a pesare 70 chili, allora cosa ho fatto? Mi sono seduto con calma, e sapendo che le domande dirigono il focus mentale, ho iniziato a pormi proprio queste domande:
  • Qual è esattamente il peso che vuoi raggiungere?
  • Entro quanto esattamente vuoi raggiungerlo?
  • Perché vuoi proprio raggiungerlo?
  • Che cosa ti ha impedito fino ad ora di raggiungerlo?
  • Raggiungere questo peso, può mettere in qualche modo a rischio la tua salute?
  • Che cosa farai concretamente già da oggi stesso per raggiungerlo?
Queste sono proprio le domande che mi hanno aiutato concretamente a focalizzarmi sull’obiettivo che volevo raggiungere, ed infatti l’ho raggiunto senza problemi e senza fatica. Ovviamente oltre a essermi posto le domande giuste che avevo appreso da un mio stimato amico formatore e coach, sono passato subito all’azione, perchè senza azione non si arriva a un bel niente, perchè come si dice: chi dorme non piglia pesci!”.
Quindi, l’unico metodo veloce per dimagrire in poco tempo senza rischi e in modo sano è quello che mi piace definire: “Stazione e Reazione”, ovvero: stabilisci la stazione in cui vuoi arrivare (l’obiettivo che vuoi raggiungere), e poi reagisci subito e mettiti in moto come un treno che corre lungo le rotaie del successo, un successo che prende il nome di PesoForma e Benessere.
Quindi, ricapitolando, in questo speciale articolo abbiamo visto:
  • Perché sapere come perdere peso velocemente ti aiuta solo nel breve termine

  • Come evitare la trappola dei consigli per dimagrire velocemente e della dieta dimagrante veloce

  • Quali esercizi per dimagrire velocemente funzionano concretamente

  • Un metodo veloce per dimagrire in poco tempo senza correre rischi

Sono sicuro, che ora che hai letto questo articolo e sei arrivato fino a qui, ti è ben chiaro che sapere come dimagrire velocemente ti condurrà solo ad un’illusione passeggera, così, come focalizzarti solo su un metodo veloce per dimagrire in poco tempo rispetto a sapere come raggiungere e mantenere il peso forma nel tempo. Quindi, per concludere voglio salutarti con quel famosissimo detto che dice: Non è tutto oro quello che luccica!”. ;)
P.S: Se hai domande in merito ricorda che puoi lasciare un commento!
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mercoledì 22 agosto 2012

Gli italiani sono 17esimi nella classifica delle nazioni meno sportive


or ora alle 22:31

Mentre un manipolo di eroi scelti ha lottato per le medaglie olimpiche, il resto della nazione si è invece allenato sollevando a malapena il telecomando. Dal divano alla tv, dalla scrivania alla stampante: si esaurisce in pochi metri il moto regolare degli italiani, campioni internazionali di pigrizia. Gli italiani sono 17esimi nella classifica delle nazioni meno sportive, peggio di noi ci sono Malta, Regno Unito e Giappone. A certificare la scarsa propensione nostrana al movimento e il prevalere di abitudini sedentarie è una ricerca dell'Università di Pelotas, in Brasile e pubblicata su Lancet, la Bibbia delle riviste scientifiche. Guidati dal professor Pedro C. Hallal, i ricercatori hanno messo a confronto i dati sulle abitudini motorie degli adulti di 122 nazioni che corrispondono all'89% della popolazione mondiale.
Obiettivo dello studio: "misurare l'indice di inattività". Premessa: "fare movimento" significa farealmeno 30 minuti di attività fisica a intensità moderata cinque volte la settimana, oppure 20 minuti a intensità intensiva tre volte la settimana. Criteri desunti a loro volta dalle linee guida dell'American College of Sports Medicine e ormai assunte come parametro a livello internazionale. Bene, quanti italiani si danno tanta pena? Pochi, pochissimi secondo la ricerca. Nella classifica dei Paesi più scansafatiche (vinta da Malta) l'Italia entra comodamente nelle prime 20 posizioni: è 17esima con un indice pari al 54,7%, a fronte della media mondiale ferma al 31.1. In ambito Ue, il primato è ancora più schiacciante: nella pigra Europa, la pigrissima Italia è surclassata solo da Malta - maglia nera mondiale - Cipro, Serbia e Regno Unito. Nel dettaglio, le italiane sono meno attive dei loro connazionali uomini (59,8 contro 49,6%) e la media nazionale è molto lontana da quella, per esempio, della Grecia (15,6) ma non così tanto dal 40,5 degli Stati Uniti e ancora meno dal 60 del Giappone. Il dato italiano trova una conferma anche nelle statistiche nazionali.
Nel 2011 Istat censiva 23 milioni e 300mila sedentari, il 39,8% della popolazione nazionale. Insomma, italiani incollati alla sedia, al divano e alle cattive abitudini. Perché quell'indice di movimento, per gran parte dei medici che hanno poi commentato lo studio, è in qualche modo anche un indice di salute e di speranza di vita della popolazione. Incrociato con caratteristiche legate alla dieta, al fumo,all'alcol può completare la diagnosi su come stiano davvero gli italiani. C'è infine chi rileva anche i limiti dello studio e dell'indice nazionale. Su tutti il fatto che il campione preso in esame, la popolazione sopra i 15 anni, non comprende vaste fasce di inattivi totali, tra i quali adulti e bimbi sovrappeso o obesi, i diabetici e altri che in Italia sono circa quattro milioni di persone, il 6%della popolazione. In ogni caso il merito dello studio è quello di stabilire un parametro utile a capire il posizionamento e quindi fornire indicazioni preziose a successivi studi e analisi.
Potrà anche indicare le variazioni nel tempo, il miglioramento o il peggioramento dell'indice. E alla fine anche i singoli italiani ora hanno una scusa in meno. Se prima non sapevano quando considerarsi "fermi" o in esercizio, ora la sanno. Insomma, niente scuse, siamo tutti messi all'indice.

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Giovanni B

lunedì 6 agosto 2012

RAGGIUNGI L’ECCELLENZA


OR ORA ALLE 20:25


Esiste uno stato di coscienza caratterizzato da armonia, senso di
unità in se stessi e con l’ambiente, gioia e calma lucidità.
I Mistici lo chiamano stato di grazia, gli sportivi la zona, gli psicologi
dello sport stato di flow. Si può anche definirla meditazione, stato
naturale o apertura del cuore. È la vera eccellenza.

Eccellenza è, nel suo significato letterale, la condizione di chi, per
merito e virtù, si pone a un livello superiore rispetto a chiunque
altro. È lo stato di perfezione. Eppure non riusciamo mai a
raggiungerlo.

Perché?
Perché lo cerchiamo nel modo sbagliato.
Lo cerchiamo nel tentare disperatamente di uguagliare modelli di
riferimento, spesso arbitrari e quasi mai realmente vicini al nostro
più profondo sentire.

Lo cerchiamo a gran fatica per compiacere qualcuno o per
guadagnarci i complimenti o, almeno, l’accettazione di qualcun
altro.

Eppure la perfezione è uno stato di coscienza ben preciso
che si sperimenta quando vi è allineamento fra ciò che facciamo e
ciò che sentiamo dentro. È l’unità di pensiero e azione, o di mente
e corpo o, ancora, di soggetto senziente e oggetto percepito. E
questa condizione è l’eccellenza.

La superiorità di merito e virtù
intesa come ciò che si pone al di sopra di ogni giudizio e dubbio
e, che ci si creda o meno, è una qualità oggettiva, percepibile cioè
da chi guarda dall’esterno. Hai mai visto un’aquila volare alta nel
cielo? Beh, se non l’hai mai vista prova a immaginarla, o guarda
un filmato in Internet.

Così avrai un assaggio di cosa significhi
librarsi al di sopra del giudizio e del dubbio. Potrai intuire cosa sia
l’eccellenza. Non un dato o una statistica. Neanche un risultato.

L’eccellenza che esprime l’aquila non è il risultato di qualcosa. È
il modo stesso di volare in alto libera! E sarebbe eccellente e
perfetto anche se non avesse nessuno scopo!
Quindi.........

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by
Giovanni B